Legge Fallimentare

Incubo tribunali: possibile chiusura di alcune sezione fallimentari


Rischio per alcune sezioni fallimentari

A breve le sezioni fallimentari di alcuni tribunali potrebbero chiudere per essere accorpate a quelle di tribunali più grandi. Le procedure concorsuali, quindi, potrebbero essere ripartite solamente tra un numero ridotto di tribunali.
Vediamone il motivo. 
 

Previsione nella Legge delega-specializzazione dei giudici

La legge delega n. 155/2017 per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza individua tra i principi generali un possibile accorpamento di sezioni fallimentari di alcuni Tribunali con quelle di altri Tribunali maggiori. 
Questa previsione è contenuta nell’art. 2 della Legge delega al comma 1, lettera n), numero 3). 
Nello specifico, l’articolo individuato così recita: Il Governo, nell’esercizio della delega dovrà assicurare “la specializzazione dei giudici addetti alla materia concorsuale, con adeguamento degli organici degli uffici giudiziari la cui competenza risulti ampliata individuando tra i tribunali esistenti, quelli competenti alla trattazione delle procedure concorsuali sulla base di criteri oggettivi e omogenei basati sui seguenti indicatori: 
  • il numero dei giudici professionali previsti nella pianta organica di ciascun tribunale, da valutare in relazione ai limiti dimensionali previsti ai fini della costituzione di una sezione che si occupi in via esclusiva della materia; 
  • il numero delle procedure concorsuali sopravvenute nel corso degli ultimi cinque anni;
  • il numero delle procedure concorsuali nel corso degli ultimi cinque anni
  • la durata delle procedure concorsuali nel corso degli ultimi cinque anni
  • il rapporto tra gli indicatori sopra indicati e il corrispondente dato medio nazionale riferito alle procedure concorsuali;
  • il numero delle imprese iscritte nel registro delle imprese;
  • la popolazione residente nel territorio compreso nel circondario del Tribunale, ponendo questo dato in rapporto con il numero delle imprese iscritte nel registro delle imprese.
Questa previsione, se attuata, comporterebbe la soppressione delle sezioni fallimentari di tribunali minori.
 

Previsione nella bozza di decreto delegato 

Per il momento la bozza del decreto delegato relativo al Codice della crisi e dell’insolvenza ha confermato la citata previsione. 
L’art. 31, infatti, che dovrebbe disciplinare la competenza per materia e per territorio per i procedimenti per l’accertamento dello stato di crisi e di insolvenza, al comma 3 lettera c) indica come competente “il tribunale concorsuale individuato nella Tabella allegata al presente Codice per procedure concorsuali diverse da quelle di cui alle lettere precedenti (ossia i procedimenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza dei debitori sovraindebitati e per i procedimenti di regolazione della crisi o dell’insolvenza relativi  alle imprese in amministrazione straordinaria e ai gruppi di imprese di rilevante dimensione) e secondo i criteri di assegnazione in essa previsti."
La tabella cui fa riferimento individua i tribunali competenti distinguendoli in 20 distretti.
A titolo esemplificativo per il distretto di Milano, saranno presenti n. 5 sezioni specializzate: Milano, Monza (che potrebbe accorpare Varese), Busto Arsizio, Pavia (che potrebbe accorpare Lodi), Como che potrebbe accorpare Sondrio e Lecco). 
A questo punto, al fine di verificare se ed in che modo questa previsione verrà attuata, non ci resta che aspettare la versione definitiva dei decreti delegati. 

Insoddisfazione generale 

Molte le lamentele dei tribunali e dei Professionisti. 
Alcuni fra i tanti, ad esempio: 
  • Tribunale Grosseto, il Presidente dell’associazione “Per Grosseto” ha dichiarato: “chiusura della sezione fallimentare ennesimo sfregio a Grosseto. Scelta sbagliata che cagionerà un aumento delle spese per i cittadini Grossetani”
  • Tribunale di Ascoli: il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti ha dichiarto: “Se dovesse chiudere la sezione fallimentare sarebbe un totale svilimento di una funzione importante e avremmo in questo modo un Tribunale di serie B”.
  • Tribunale di Verbania: il segretario dell’Ordine Forense verbanese ha dichiarato «Confidiamo in un ripensamento. Ci saranno intasamenti: il danno per il cittadino è evidente»
  • Tribunale di Terni: “L'ipotesi di questa soppressione graverebbe ulteriormente su un'area già fortemente provata dalla crisi e confermerebbe la tendenza, assai negativa, di concentrare le sedi e le strutture importanti esclusivamente nelle aree centrali della regione Umbria."
 
 
 

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