Fallimento

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese


 

Fondo di garanzia PMI

Il Fondo di Garanzia, istituito con Legge 662/1996, è volto a sostenere le micro, piccole e medie imprese, rendendo agevole il loro accesso al credito
Non si tratta però di un contributo in denaro, si tratta della concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza chiedere garanzie aggiuntive, senza quindi richiedere polizze assicurative o fidejussioni. 
Tale agevolazione del Ministero dello Sviluppo economico è irrevocabile e diretta, nel senso che si riferisce ad una singola esposizione. 
 

Quali tipologie di imprese possono accedere al fondo 

Non tutte le imprese possono accedere al fondo. 
Innanzitutto, si deve trattare di micro, piccole e medie imprese economicamente e finanziariamente sane, ossia imprese di cui venga accertata la possibilità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalle operazioni per le quali è stato richiesto l’intervento del Fondo, sulla base della consistenza finanziaria e patrimoniale. 
Questa valutazione viene fatta sulla base dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali degli ultimi due esercizi.
Per accedere alla garanzia, quindi, è necessario che i soggetti beneficiari:
  • non rientrino nella definizione di “impresa in difficoltà”;
  • non presentino, alla data della richiesta di garanzia, sulla posizione globale di rischio, esposizioni classificate come “sofferenze”;
  • non abbiano inadempienze probabili o scadute nei confronti del soggetto finanziatore;
  • non siano in stato di scioglimento o di liquidazione, ovvero sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti.
Con D.M. 18/04/2005 è stato specificato che le imprese per essere qualificate quali microimprese, piccole imprese e medie imprese per devono avere: 
  • non più di 250 dipendenti;
  • non più di 50 milioni di euro di fatturato annuo, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. 
Il Mise specifica che possono essere garantiti soggetti appartenenti a qualsiasi settore con l’eccezione delle attività finanziarie.
La copertura massima concessa dalla garanzia ammonta all’80% delle somme erogate, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per la liquidità che per gli investimenti
E’ specificato che l’importo massimo di cui l’impresa può beneficiare è pari a 1,5 milioni di euro.
Alcuni settori, definiti sensibili, sono esclusi, ovvero:
  • agricoltura: possono avvalersi esclusivamente della Controgaranzia rivolgendosi ad un confidi che opera nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca. 
  • pesca
  • trasporti
  • industria automobilistica
  • costruzione navale
  • fibre sintetiche
  • industria carboniera
  • industria siderurgia
 

Quali sono i vantaggi di accedere al fondo?

Accedendo al suddetto Fondo vi saranno vantaggi sia per l’impresa che per la banca:
  • l’impresa può utilizzare una corsia preferenziale per ottenere il credito;
  • l'istituto di credito, invece, avendo come garante lo Stato non rischierà nulla e quindi potrà concedere il credito in modo più semplice. Tale l’operazione, infatti, è priva di rischi per la banca poiché in caso di insolvenza da parte dell’impresa, la banca viene risarcita direttamente dal Fondo di Garanzia. 
 

Come funziona il procedimento?

L’impresa non può inoltrare direttamente la domanda al Fondo di Garanzia. 
E’ la banca o altro operatore finanziario che richiedere l’accesso alla garanzia al gestore del fondo, con il consenso dell’imprenditore
Tutte le banche sono abilitate a presentare le suddette domande.
E’ bene precisare che il fondo non interviene però nel rapporto diretto tra banca e impresa: tutte le specifiche condizioni, ad es. tassi di interessa, condizioni di rimborso ecc., sono comunque lasciate alla libera contrattazione tra le parti
Dopo che la richiesta è stata esaminata, il gestore del fondo può richiedere alla banca eventuali informazioni integrative ritenute necessarie per il completamento dell’esame. 
Una volta terminata anche questa fase di istruttoria, il gestore comunicherà via mail sia alla banca sia al cliente l’adozione della delibera
 

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