Crisi Aziendali

Ferrovie Sud Est salva dal fallimento: ok al concordato


Decisivo il voto di Bnl, principale creditore dell'azienda dei trasporti pugliese. Il rosso della società che ha portato ad un'indagine della procura ammonta a 230 milioni di euro

Ferrovie Sud Est è stata ammessa al concordato. Decisiva l'ammissione di Bnl al voto per il salvataggio. La banca ha infatti votato a favore della proposta e la società di trasporti pugliese si è salvata dal fallimento, anche se manca il passaggio dell'omologazione. La proposta ha comunque ottenuto più della maggioranza dei voti a favore da parte dei creditori. Il voto è avvenuto nell Tribunale fallimentare di Bari, alla presenza dei pm della Procura di Bari Roberto Rossi, Bruna Manganelli e Luciana Silvestris, di parte dei creditori e degli avvocati che hanno messo a punto il piano concordatario.

Nella scorsa udienza il giudice, su richiesta della Procura, aveva sospeso il voto di Bnl e di altri creditori. In quella occasione la proposta di concordato aveva già ottenuto il 24 per cento circa dei voti a favore. Ora il giudice ha sciolto la riserva ammettendo Bnl (principale creditore con il 38 per cento dei crediti vantati, pari a circa 70 milioni di euro). I prossimi passi: ci sono altri 20 giorni per votare e poi il Tribunale Fallimentare fisserà l'udienza per l'omologazione del concordato e infine l'esecuzione.

La proposta di concordato di Fse prevede il pagamento della intera somma di 152 milioni di euro ai creditori privilegiati. Si prevede la liquidazione di questo pagamento entro l'anno. Per il resto, il conncordato provede il pagamento  del 51 per cento degli altri 130 milioni di euro ai creditori chirografi. Il "rosso" della società ammonta a complessivi 230 milioni di euro provocato, secondo quanto ipotizziano le indagini della magistratura barese (che nei mesi scorsi ha chiesto il fallimento della società) da  spese 'pazze' e 'incarichi d'orò nell'arco di oltre un decennio da parte di alcuni esponenti al vertice della società. 


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