Descrizione
Diritti di 1 su 1 categoria immobile residenziale categoria A2 posto al piano 3 – interno 7 di un fabbricato condominiale ubicato in Monte San Biagio (LT) - Via Roma cap 04020, metri quadri 134,66 n° vani 6,5.L’immobile è situato al terzo piano (ultimo) di un edificio di quattro piani con accesso da scala condominiale, bene comune a tutti gli appartamenti del fabbricato. L’immobile non è servito da ascensore.Il compendio pignorato risulta rappresentato come segue all’Agenzia del Territorio di Latina – Catasto dei Fabbricati del Comune di Monte San Biagio:-Foglio 24, particella 420, sub. 10, categoria A/2, classe 2, consistenza 6,5 vani, rendita € 503.55;Situazione urbanistica e catastale:L'immobile si trova in "Zona A - Centro storico" del Piano Regolatore Generale del Comune di Monte San Biagio, approvato con Delibera di Giunta Regionale n°291 del 11.03.2005 e pubblicato sul B.U.R.L. n° 10 del 09.04.2005. Secondo le Norme Tecniche di Attuazione "la zona A è soggetta a vincolo di conservazione nei modi appresso indicato. In essa non è consentita l'installazione di impianti rumorosi o che richiedano flussi di materie prime e di prodotti ingombranti ed in generale che richiedano il transito di traffico pesante. L'intero tessuto edilizio da essa delimitato è da assoggettare ad operazioni di restauro, le quali si effettuano subordinatamente all'approvazione del P.P.E." Il certificato energetico dell'immobile è stato redatto nel corso della procedura, dal quale risulta che l’immobile è in classe E.Non esiste la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.Non esiste la dichiarazione di conformità dell'impianto termico.Non esiste la dichiarazione di conformità dell'impianto idrico.L'aggiudicatario, ricorrendone i presupposti, potrà avvalersi delle disposizioni di cui all'art. 46, 5^ comma, del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e dell'art. 40, 6^ comma, della Legge 28 febbraio 1985 n. 47. Eventuali abusi urbanistici dovranno essere regolarizzati a cura e spese dell'aggiudicatario, ove le normative di tempo in tempo vigenti lo consentano; in difetto l'immobile dovrà essere rimesso in pristino, sempre a spese dell'aggiudicatario.