Descrizione
appartamento in Andria alla Via Giambattista Vico n. 9 composto da: ingresso, disimpegno, bagno e due camere da letto. L’immobile è sprovvisto di cucina poiché tuttora utilizzato come dependance dell’appartamento a piano terra. E’ posto al piano ammezzato e sviluppa una superficie lorda complessiva di mq. 50,00. Le spese ordinarie di gestione dell’immobile ammontano ad € 800,00. Sono stati riscontrati i seguenti vincoli o dotazioni condominiali: 1) L’impianto idrico e fognante è comune all’intero fabbricato e ogni unità immobiliare è munita di contatore divisionale per l’acquedotto; 2) l’androne e vano scala fino al piano ammezzato sono comuni a tutti i condomini, mentre dal piano ammezzato fino al lastrico solare sono di esclusiva proprietà del primo piano; 3)l’autoclave e il serbatoio acqua posti nel pozzo luce a piano terra sono comuni all’intero fabbricato. L’edificio è stato costruito tra il 1966 e il 1976 e ristrutturato nel 2017 (lavori all’interno dell’appartamento al primo piano). L’unità immobiliare ha un altezza interna di m. 2,15.Identificato al catasto Fabbricati del Comune di Andria al foglio 225, mappale 401 subalterno 2, categoria A/4, classe 2, composto da 3 vani, superficie catastale totale 51 mq.; totale escluse aree scoperte 49 mq, posto al piano primo, rendita € 151,84. Coerenze: L’immobile confina a Nord, a Ovest e a Est con altre unità immobiliari, a Sud con vano scala. Giudizio di conformità urbanistico-edilizia e catastale: Conformità urbanistico edilizia: L’analisi dei documenti presenti presso gli archivi del Comune di Andria ha consentito di accertare l’assenza di certificato di agibilità. La difficoltà è regolarizzabile mediante “Deposito di attestazione di agibilità” ai sensi dell’art. 25 comma 5 bis del D.P.R. n. 380/2001 da parte di tecnico abilitato, per un importo di € 500,00. Si riscontrano l’accrescimento del balcone, quale conseguenza dell’inserimento di vano tecnico all’interno del pozzo luce e l’allargamento del servizio igienico. Vi è la presenza di un vano tecnico abusivamente realizzato all’interno del pozzo luce. Tale vano dell’estensione di mq. 2,75 e dall’altezza netta interna di m. 2,15 ospita caldaia e sebatoio per acqua potabile ed è coperto da solaio che, al piano ammezzato, configura il prolungamento del balcone esistente. Tale difformità urbanistica (realizzazione di vano tecnico in assenza di titolo abilitativo e di piccole opere interne) è regolarizzabile mediante “Presentazione CILA in sanatoria” per interventi di manutenzione straordinaria di cui all’art. 3 comma 1 lettera b) del D.P.R. n. 380/2001 e versando la relativa sanzione per un costo totale di € 3.000,00 di cui € 1.750,00 a carico dell’immobile a piano terra (la pratica sanerebbe entrambe le difformità relative sia a piano terra che a piano ammezzato). La difformità catastale è, invece, sanabile presentando DocFa di aggiornamento planimetria per un importo totale di euro 800,00. PRATICHE EDILIZIE: P.E. n. 3703/S per lavori di “Ampliamento a piano terra ad uso Civile Abitazione, realizzazione di un Piano Ammezzato e Primo Piano ad uso civile abitazione e n. 2 vani ad uso lavanderia a secondo piano (lastrico solare)”. Richiesta di Concessione Edilizia in Sanatoria (art. 13 Legge n. 47/1985) presentata in data 15/03/1986 n. prot. 7879, rilasciata in data 18/05/1998 al n. prot. 3703/S. L’agibilità, invece, non è ancora stata rilasciata. P.E. n. 640/388 per lavori di “Demolizione e costruzione di nuovo fabbricato” rilasciata il 21/09/1965. L’agibilità non è ancora stata rilasciata. Stato del possesso: alla data del sopralluogo per la redazione della perizia l’immobile risulta libero.