Pignoramenti

Definizione agevolata: il 2 ottobre scade la seconda rata


Seconda rata in scadenza  

Per chi ha aderito alla definizione agevolata prevista da Equitalia (oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione) attraverso la quale è stata richiesta la rottamazione delle cartelle di accertamento, lunedì 2 ottobre scadrà il termine per il pagamento della seconda rata. 
La scadenza del 30 settembre, infatti, cadendo di sabato è stata prorogata al primo giorno lavorativo successivo.    
La prima rata della “rottamazione” è scaduta il 31 luglio scorso.
L’ente di riscossione ha ribadito con una circolare che i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata hanno ricevuto i bollettini delle rate scelte (massimo 5 rate) con la domanda di adesione. 
Su ogni bollettino sono indicati:
  • l’importo;
  • il numero della rata; 
  • la scadenza del pagamento; 
  • il codice RAV. 
 

Tipologia di pagamento

Diverse sono le tipologie previste per poter provvedere al pagamento dei bollettini ricevuti dall’ente di riscossione. 
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con un comunicato, ha fornito indicazioni per ciascuna modalità. 
Nello specifico, il contribuente potrà provvedere al pagamento mediante: 
  1. sito Agenzia delle entrate-Riscossione e App Eqiclick: Il contribuente può pagare il bollettino RAV collegandosi alla sezione pagamenti del sito, inserendo il proprio codice fiscale, il codice RAV riportato nel bollettino e l’importo. Successivamente potrà scegliere tra molteplici operatori (banche, Poste e altri istituti di pagamento) che mettono a disposizione diverse modalità - bonifico, carte di credito, debito, prepagate, bollettino, addebito in conto - sulla piattaforma PagoPA, sistema pubblico che garantisce a privati e aziende di effettuare pagamenti elettronici alla pubblica amministrazione in modo sicuro e affidabile, semplice e in totale trasparenza nei costi di commissione.  
  2. sportelli bancari: sarà sufficiente presentarsi allo sportello con il bollettino RAV ricevuto dall’Agenzia della riscossione e l’operatore procederà con il pagamento. 
  3. internet banking: in questa ipotesi il contribuente dovrà collegarsi al sito della propria banca e utilizzare il servizio per il pagamento dei RAV. 
  4. domiciliazione bancaria: è possibile provvedere al pagamento anche mediante l’addebito diretto sul proprio conto corrente degli importi contenuti nei bollettini RAV. Si ricorda che per aderire al servizio di addebito diretto sul conto corrente è necessario che la richiesta di attivazione del mandato sia presentata alla banca almeno 20 giorni prima della scadenza della rata. 
Viene precisato che nel caso in cui il servizio venga richiesto oltre il predetto termine, l’addebito diretto sul conto corrente sarà attivo dalla rata successiva
 

Mancato, insufficiente o tardivo pagamento 

Nel caso in cui si verifichi un mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate successive alla prima, l’Agenzia delle entrate-riscossione potrà riprendere la riscossione dell’importo indicato nelle cartelle esattoriali.
Nel caso in cui, invero, il pagamento risulti solo parziale, quindi per un importo inferiore rispetto a quello previsto, l’ente di riscossione tratterrà la somma versata quale acconto del maggior importo dovuto complessivamente. 
 
 

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