Studi e Ricerche

Sei mesi di convivenza col virus: i numeri aggiornati della crisi post Covid


Sei mesi di convivenza obbligata col virus hanno innescato una crisi, sociale ed economica, che necessita di un monitoraggio costante. Ci sono, infatti, indicatori che, come le più classiche cartine tornasole, offrono una percezione chiara e netta dello stato di salute precaria del nostro Paese, e in particolare di alcuni settori economici che sembrano avere accusato più di altri il lungo lockdown. A metterli tutti in fila, ma soprattutto, ad aggiornarli quasi quotidianamente è Lab24, spin off dedicato alla data analysis del Sole 24 Ore. Tra gli indicatori presi in considerazione per registrare come se la passa l'economia italiana post Covid, troviamo, con puntuali aggiornamenti datati metà agosto, le ore lavorative retribuite, le ore autorizzate di cassa integrazione, gli scambi commerciali, il traffico aereo, ma anche il numero di assunzioni, le auto immatricolate, gli incassi dei film usciti nelle sale e, ovviamente, le performance turistiche e quelle del comparto ristorazione. Al calo dell’11% delle nuove immatricolazioni rilevato a luglio e confrontato con il medesimo periodo del 2019, si somma la crisi del traffico aereo verso l'estero che in agosto ha mostrato una flessione del 35% rispetto ai livelli pre-Covid. Risalgono invece le prenotazioni nei ristoranti, soprattutto in questi mesi estivi, anche se la contrazione su base annua sfiora il 40%. Pauroso il crollo degli incassi dei cinema (molti a dire il vero ancora chiusi in attesa della ripartenza autunnale). Rispetto all'estate 2019, le entrate delle sale sono in caduta libera, con cali addirittura superiori al 95% e i cinque film più visti che in luglio hanno totalizzato appena 333mila euro al botteghino (dati Mymovies). Bisognerà invece aspettare per capire nel dettaglio i riflessi sul mercato del lavoro. I dati, per ora fermi ad aprile, rilevano una brusca frenata nelle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato, mentre in parallelo crescono le domande di disoccupazione. Particolarmente colpiti anche gli stagionali: nei contratti di lavoro occasionale, diffusi soprattutto nel turismo e nella ristorazione, aprile ha registrato un calo del 72% delle ore retribuite. Tra marzo e aprile, invece, le ore autorizzate di cassa integrazione sono esplose con una crescita del 3.600%. Un dato eccezionale, ovviamente 'dopato' da lockdown e Covid, che lentamente sembra ora andare verso una stabilizzazione anche se nel solo mese di giugno le ore di cassa integrazione erano in aumento del 936% rispetto allo stesso periodo 2019. In lenta ripresa gli scambi commerciali tra l’Italia e gli altri Paesi (europei e non). Dopo essere scesi in aprile oltre il 40%, ora i valori dell'export sono ritornati quasi a livelli pre-Covid con un calo che in giugno si è attestato al 12% rispetto al 2019. Netto il crollo del turismo, con i turisti stranieri che a maggio sono stati 1,47 milioni contro gli 8,9 milioni del 2019.