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Rimini, salta il concordato e la Cmv è dichiarata fallita


Due anni fa il tribunale aveva concesso tempo alla storica cooperativa di Verucchio ma un ricorso di alcuni creditori ha chiuso la storia dell'azienda

Una delle principali cooperative di costruzione della Romagna è stata dichiarata fallita. La fine della storia della Cmv (Cooperativa Muratori Verucchio) è stata sancita venerdì dal tribunale di Rimini ma la crisi era iniziata quattro anni fa, quando l’azienda chiese un concordato preventivo per far fronte a 275 milioni di passivo. Concordato naufragato in questi giorni. Con la Cmv, fondata nel 1956, sono state dichiarate fallite anche le aziende collegate.

Il concordato era stato concesso nell’ottobre del 2014. Naufraga ora perché, nel novembre scorso, alcuni creditori avevano chiesto di annullarlo. Molto era ancora l’invenduto e per i giudici il gruppo non è in grado di reperire i 140 milioni promessi ai creditori. Decine le banche coinvolte. Tra i creditori ci sono anche alcuni enti locali del territorio. I beni immobiliari - 159 in tutto - finiranno ora all’asta. La prima udienza è fissata per il prossimo 23 febbraio.

Sulle colonne dell’edizione riminese del Resto del Carlino, il patron Sauro Nicolini parla di un “verdetto che fa male” e che si poteva evitare se “l’uno per cento dei creditori” non avesse avuto “questa fretta”. La Cmv è arrivata ad avere oltre 150 dipendenti, con i problemi finanziari cominciati con la crisi del settore immobiliare iniziata fra il 2008 e il 2009.


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