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Ottimi risultati per le aste del design italiano


Il 2016 si è concluso con ottimi risultati per le aste di opere di design italiano moderne, un settore che è sempre più ambito anche da parte dei collezionisti internazionali, evidentemente molto interessati a far propri alcuni dei principali gioielli dell’arte tricolore. Stando a quanto dichiarato sul quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore da Gilberto Baracco, che di Wannenes (tra le case leader nel settore) è responsabile del dipartimento Arti Decorative e Design del XX secolo, l’ottimo risultato della fine dell’anno “conferma un’attenzione in costante aumento sia a livello nazionale che internazionale verso il Design in generale e italiano”.

Un fatturato in crescita

A dimostrazione di ciò, l’esperto sottolinea un fatturato in incremento del 23,5% su base annua per la propria struttura, con un andamento che tuttavia non è certo esclusivo di Wannenes, anzi. Il trend sopra anticipato – sostiene ancora l’esperto – si può “riscontrare nell’offerta di tutte le case d’aste italiane che vedono aumentare in maniera continua il proprio volume d’affari, anche se a livelli assoluti d’esito, vi è ancora una sostanziale disparità data da una domanda internazionale assai più ampia, che interessa un collezionismo globale che chiede a investe al massimo delle quotazioni, verso un comparto che adesso esprime il gusto nomade e contaminato del XXI secolo”.

Le vendite di dicembre

Tornando al mese di dicembre, che ha brillantemente chiuso lo scorso anno, le vendite del 14 e 15 dicembre Wannenes a Genova (dedicate al design e allo stile italiano) hanno generato un fatturato di 1,169 milioni di euro con un venduto pari al 72,9% e al 157,6% per valore. Il top lot dell’asta è stato quello di una coppia di poltrone mod. 865 di Ico Parisi prodotte da Cassina nel 1955, in metallo verniciato e in velluto imbottito, con quotazione di 8-10 mila euro, e valore di aggiudicazione di 43.400 euro. Tra gli altri lotti di maggiore prestigio, lo specchio retroilluminato mod. 2044 di Max Ingrand realizzato da Fontana Arte negli anni Sessanta, in cristallo curvato, ottone verniciato, cristallo di gemme e specchiato, a 40.640 euro. In terza posizione per controvalore c’è il divano mod. 865 di Ico Parisi per Cassina, del 1955, en suite della coppia di poltrone di cui sopra, per 37.200 euro.

Ulteriormente, esito di sicura soddisfazione per una coppia di poltrone di Ico Parisi per Ariberto Colombo del 1947, in legno di noce tessuto imbottito, per 34.720 euro, e ancora una lampada da terra mod. 1036 di Gino Sarfatti per Arteluce del 1946, in marmo ottone e alluminio verniciato , per 21.590 euro. Per quanto concerne l’ultima sessione dell’asta, denominata “Stile Italiano”, i lotti di maggiore pregio sono otto poltroncine degli anni ’50 di manifattura italiana in legno, ottone e velluto imbottito, e una lampada a sospensione in ottone, alluminio verniciato e vetro opalino, entrambi in aggiudicazione a 3.968 euro.


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