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Barnebys, cinque anni di successi per il sito di aste


Se siete degli appassionati di aste, e non passa giorno senza un concreto monitoraggio di un mercato sempre più dinamico, è molto probabile che abbiate già avuto modo di incontrare Barnebys, il più grande e noto aggregatore di aste del mondo, non a caso definito dal magazine Forbes come il Concierge per gli appassionati d’asta o, se preferite, un motore di ricerca fondamentale dal quale far partire la vostra periodica ispezione su quel che funziona nel mondo delle aste.

In fin dei conti, è proprio questo il principale vantaggio di un servizio che ha recentemente compiuto cinque anni, e che funziona in maniera non dissimile da un comune aggregatore che – magari – già utilizzate quando dovete cercare un volo low cost, un prestito, un albergo, e così via. Fondato nel 2011, il motore di ricerca ha “celebrato” il suo primo lustro di attività effettuando il primo e più importante upgrade dal suo lancio, e permettendo agli appassionati di aste online di poter effettuare non solamente la ricerca di aste a livello mondiale, ma chiedere che i risultati siano ordinati partendo dai lotti più vicini.

Dall’esigenza alla creazione

Come molti altri progetti nati sul web, anche Barnebys è sorto come una sorta di “risoluzione” delle esigenze del suo fondatore, Christopher Barnekow, uno specialista di informatica appassionato di arte, che un giorno si è messo alla ricerca di una particolare opera senza tuttavia riuscire a trovare un motore di ricerca attendibile e affidabile in questo settore, in grado magari di fornire tutte le informazioni necessarie, senza perdite di tempo.

Proprio da tale esigenza Barnekow ha generato Barnebys, una innovativa piattaforma che ricerca nei database di circa mille e seicento case d’aste e realtà settoriali a livello internazionale, con l’obiettivo ultimo di poter rendere l’intero processo d'asta più facile e più trasparente, e non solamente per i compratori professionisti: la facilità e l’intuitività di utilizzo di Barnebys vuole infatti aprire le porte anche a chi compra per la prima volta, permettendo al mercato delle aste online di ampliarsi ulteriormente, alimentando così la nascita di nuovi appassionati.

Effettivamente, fin dal suo primo utilizzo risulta molto chiaro quale sia l’enorme valore aggiunto che Barnebys può apportare ai suoi utenti: avere accesso a centinaia di aste in tutto il mondo, e poter contestualmente trovare degli oggetti di ogni fascia di prezzo, diretti non solamente a chi ha un portafoglio esageratamente ampio, quanto anche a chi ha un portafoglio più ristretto e si sta avvicinando con risorse minime (poche decine di euro) al mondo del collezionismo.

Ad ogni modo, il ruolo di Barnebys non va oltre: una volta che il collezionista e l’appassionato avrà trovato quel che fa per lui, infatti, il motore di ricerca dirotterà l’utente sui siti deputati. Un business – quello dell’intermediazione delle procedure di acquisto – che per il momento non sembra interessare il suo fondatore. Tuttavia, considerando che ogni mese accedono al motore di ricerca circa un milione di utenti, che crescono del 10 per cento ogni mese, forse in futuro potrebbe cambiare qualcosa….


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