Crisi Aziendali

Etihad, conti in rosso e i piloti vanno all'asta


Il vettore 'prenditutto' di Abu Dhabi costretto a tagliare stipendi e a prestare i propri comandanti ai rivali di sempre di Emirates

Anche Etihad deve fare i conti con la crisi dei voli e quei conti, a quanto pare, se è vero che la compagnia di Abu Dhabi ha deciso di 'mettere all'asta' i propri piloti affittandoli agli eterni rivali della Emirates, non tornano. Etihad, infatti, come racconta Repubblica, dopo aver 'tagliato' voli, ora cerca di alleggerire la pesante zavorra dei costi in eccesso risparmiando sugli stipendi dei piloti. Il "prestito" di comandanti e piloti, tra compagnie aeree, è consuetudine, l'hanno fatto ad esempio Alitalia e Airberlin in tempi grigissimi per le loro casse. Solo che in tutti quei casi era proprio il colosso dei cieli Etihad ad andare 'in soccorso' delle compagnie in difficoltà, in particolare di quelle europee. Oggi invece, dopo aver espanso la propria attività ad alta quota acquisendo quote di ben nove compagnie, è proprio il vettore di Abu Dhabi ad accusare il colpo e a perdere quota. I conti non sono più brillanti come un tempo, le perdite hanno segnato di rosso il bilancio per il secondo anno consecutivo ed ecco che i vertici hanno deciso di tirare la cinghia. Anche perché il segno - è di quelli grossi, da 1,5 miliardi di dollari. Per invertire la rotta, dunque, si è deciso di compiere un passo inedito, ossia di prestare o affittare i propri piloti sotto contratto alla compagnia 'nemica' degli Emirati Arabi. Da Etihad, comunque, non ne fanno un dramma e commentano serafici: "non è per niente una novità nel settore visto che il turn-around del personale viene utilizzato da anni da molte compagnie". Certo è che obiettivo, anzi, priorità dei manager del vettore è uno solo: rimettere in ordine i conti entro i prossimi due anni e tornare a volare più in alto di prima.


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