Crisi Aziendali

Crisi Ferrarini, il 2 agosto scade ultimatum sindacati


Il Gruppo agroalimentare emiliano alle prese con forti sofferenze finanziarie. Lavoratori sul piede di guerra

Crisi Ferrarini, i sindacati lanciano ultimatum al 2 agosto e mercoledì incontrano tutti i lavoratori. Il faccia a faccia promosso venerdì dall'Ad del Gruppo, Lisa Ferrarini, non è servito, infatti, a smorzare i toni. Durante il mini-vertice la Ferrarini ha spiegato che "l'impegno del Gruppo per far fronte alle sofferenze finanziarie è massimo", ma trovare le soluzioni ad una crisi che riguarda quasi un migliaio di dipendenti della galassia aziendale e tremila persone dell’indotto non sembra facile. Purtroppo i 250 milioni di indebitamento a fronte dei 300 milioni di ricavi stanno pesando, e non poco, sulla liquidità aziendale e conseguentemente sulla regolarità degli stipendi. A soffrire è soprattutto il ramo legato alla produzione dei prosciutti a marchio Ferrarini e Vismara. L’azienda produce bene e con profitto i suoi prodotti. Ma i prestiti pendenti e il deprezzamento delle partecipazioni di istituti come la Popolare di Vicenza, hanno sovraesposto la famiglia Ferrarini. Mercoledì i sindacati hanno convocato i lavoratori al fine di chiedere la delega per poter operare sui tavoli della complessa trattativa. Lisa Ferrarini ha fatto capire che ci sarebbero trattative in corso per tentare di trovare un partner, preferibilmente industriale invece che meramente finanziario. Prova ne è la porta chiusa poche settimane fa ai fondi Intermobiliare e QuattroR, che si erano fatti avanti puntando 100 milioni per avere la maggioranza di prosciutti Ferrarini. Per il 2 agosto, intanto, è già fissato l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. I sindacati si attendono risposte e soluzioni concrete. Altrimenti lo stato di agitazione, avvertono, sarà totale. 


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